Intervista alla fotografa di cerimonia Erika Orlandi

"Fotografare mi rende felice. Quando guardo una scena, una persona, un paese, lo vedo come se fosse una fotografia. Non riesco a non fotografare. La fotografia di matrimonio mi appassiona perché mi piace raccontare il giorno speciale di una coppia e vedere la loro gioia quando guardano il reportage finito. Quelle fotografie rimarranno con loro per anni e anni, mi piace quest’idea."

Intervista al fotografo di cerimonia Max D’Alessandro

"Oggi mi è chiaro che i miei "scatti spontanei" (divenuto poi il nome del mio studio) - che cerco di effettuare in modo più discreto possibile - prendono vita quando anch'io mi emoziono, quando i soggetti mi coinvolgono, quando rivivo le meravigliose sensazioni dello sposarsi. E mi succede tutte le volte... E quando vengo anche invitato ad inserirmi nei brindisi augurali, significa probabilmente che il mio coinvolgimento è stato notato."

Intervista al fotografo di cerimonia Pietro Cardile

"Quando nasci e cresci in mezzo alle vasche di sviluppo, agli obiettivi e agli ingranditori non puoi parlare di approccio ma di normale vita quotidiana; parole come Ilford, Kodak, asa, hanno preso parte del mio vocabolario prima di molte altre. Adoravo stare in studio con mio padre fin da piccolo; mi faceva fare sempre un gioco: caricare la pellicola su un'Hasselblad nel più breve tempo possibile...in realtà “subdolamente” stava creando il suo nuovo assistente!!"

Intervista al fotografo di cerimonia Francesco Spighi

"La fotografia è un linguaggio, fa parte di me. E’ un modo che ho, probabilmente il mio preferito, di comunicare. Ho sempre avuto un buon rapporto con le immagini, da piccolo disegnavo, ho una memoria prevalentemente visiva. Le immagini mi hanno sempre permesso di raccontare, e con la fotografia è lo stesso. Provo una gran soddisfazione quando posso includere, in un unico fotogramma, le emozioni che quel che ho visto mi ha fatto provare."