Julia Margaret Cameron, era una nota fotografa Inglese conosciuta per i suoi ritratti degli eminenti personaggi del tempo, e per le sue romantiche fotografie che, malgrado alcune imperfezioni tecniche, rappresentano degli ottimi lavori.
Il suo coinvolgimento con la fotografia nacque grazie alla gentilezza della sua figlia maggiore. Julia Margaret. Aveva all’ epoca quarantanove anni, sua figlia era ormai cresciuta, e suo marito era spesso occupato con la sua attività.
Per contrastare la sofferenza della solitudine e riempire la sua vita, acquistò una macchina fotografica. Con questo semplice inizio, il suo nuovo hobby si trasformò ben presto in una vera e propria ossessione. I commenti nel suo libro danno un piccolo e illuminante accenno su questa donna:
“ Desidero ardentemente fermare tutta la bellezza che è arrivata prima di me. Più la difficoltà aumenta, maggiore è il valore del lavoro. Ho iniziato questa professione senza avere alcuna conoscenza di quest’ arte. Non avevo idea di dove posizionare la mia “dark box”, su come utilizzare l’ offuscamento, e la mia prima fotografia è stata cancellata con mio grande dispiacere, dopo aver passato la mia mano sopra il lato del vetro con l’ emulsione…”
“ Ho trasformato la mia casa di campagna nella mia camera oscura, e le piccole serre che avevo dato ai miei figli sono diventate la mia casa di vetro! La gallina è stata liberata, spero e credo, che non la mangerò… Il lavoro dei miei ragazzi è stato arrestato, e tutto, mani e cuori simpatizzavano per il mio nuovo lavoro, poiché le galline ed i polli presto furono sostituiti da poeti, profeti, pittori e belle fanciulle”.
Alla luce di tutto ciò, il suo primo ritratto di successo la portò a dichiarare:
“Ho preso uno dei miei bambini… cercando di colpire i suoi sentimenti, le ho detto della perdita della povera Mrs. Cameron . La notizia ebbe il suo effetto, ed ho in questo modo prodotto una foto che ho deciso di chiamare “ Il mio primo successo”.
“ Ero trasportata dalla contentezza, ho corso per tutta la casa per cercare dei regali per la bimba. Ho sentito come se la fotografia fosse stata fatta interamente grazie a lei. Ho stampato, corretto, fissato, incorniciato e presentato l’opera a suo padre lo stesso giorno: misura 11x 9”
“Dolce, solare, piccola Annie! Nessun premio successivo ha mai eguagliato la gioia di questo ricordo…”
Va detto che, Julia Margaret Cameron non era una grande tecnica. Molti dei suoi negativi mostrano alcune imprecise coperture di collodio, e anche particelle di polvere, e alcune delle sue stampe sono sbiadite. Un commento critico del “ The Photographic Journal” dice infatti: “Mrs. Cameron potrebbe fare molto meglio, se imparasse l’ uso appropriato del suo equipaggiamento”.
Lewis Carroll’s commentò con un tono simile:
“ La sera in cui io e Mrs. Cameron eravamo in una mostra fotografica reciproca, le sue fotografie erano tutte intenzionalmente messe a fuoco – alcune erano molto pittoresche – altre semplicemente orribili – tuttavia, lei parlava dei suoi lavori, come se fossero trionfi d’arte”.
Ciò nonostante, Cameron aveva una straordinaria capacità di visualizzare la fotografia, ed i suoi ritratti mostravano una vitalità che molti altri lavori del tempo non hanno. Tra i suoi famosi ritratti ci sono quelli di Herschel e Tennyson. Era tuttavia molto apprezzata e vinse numerosi premi. Un personaggio del calibro del poeta Victor Hugo, le scrisse “ Nessuno ha mai catturato i raggi del sole usandoli così come hai fatto tu. Mi inginocchio di fronte a te”. Era sicuramente una donna con una personalità magnetica, e Benjamin Jowett scrisse di lei: “ Ha la tendenza nel far tremare la casa nel momento in cui entra, ma in questo opaco mondo questa è una colpa facilmente perdonabile”.
Era anche influenzata dalla scuola Pre-Raffelliana, che vide il ritorno di una pratica artistica utilizzata in Europa nel tardo Medioevo; un classico esempio di un bellissimo ritratto è quello di Alice Liddell (su cui è basata la storia “Alice nel paese delle Meraviglie”) chiamato “Alethea”. Un’ altro si intitola il “Kiss of Peace”. Molte delle sue fotografie sono di donne e bambini, e sono certamente sentimentali, altre invece sono dei bellissimi e penetranti lavori.
Il tempo di esposizione variava da uno a circa sette minuti, e le fotografie mostrano una mancanza di autoconsapevolezza, causata dalla sua dominante personalità.
Tendiamo a ricordare le sue fotografie migliori. Alcune però erano davvero terribili. L’ “Idylls of the King” , ad esempio, presenta un povero tentativo di luna sulla parte superiore sinistra, ed una tela Indiana era posta a rappresentare l’ acqua; mentre il “The Passing of Arthur“, sfocia quasi nel ridicolo! Tralasciando la banalità di alcuni lavori, altri rimangono certamente delle fotografie adorabili; ad esempio: “Venus Chiding Cupid and Removing His Wings.”
Una fotografa eccentrica, il suo lavoro è ancora ammirato e ampiamente riconosciuto durante i nostri tempi. Nel suo libro “Annals of my Glass House“, che non è mai stato terminato, scrisse sulle diverse persone che “affrontarono” la sua macchina fotografica:
“ Quando ho avuto degli uomini di questo tipo di fronte a me, la mia macchina fotografica e la mia intera anima, erano divorate dal bisogno di compiere il loro dovere, nella fedele rappresentazione della grandezza interiore, e delle caratteristiche esteriori dell’ uomo”.
La stampa fotografica parlò spesso della sua padronanza tecnica della macchina fotografica, o meglio delle lacune che presentava al riguardo; Thomas Sutton scrisse sul suo lavoro:
“Ammirevole, espressivo e vigoroso, ma terribilmente opposto alle convenzioni e alle proprietà della fotografia”
Mentre il “Photographic Journal” del 15 Febbraio1865 dichiarò:
“Mrs. Cameron esibisce la serie di ritratti di celebrità. Dobbiamo dare a questa Dama il credito che merita per la sua originalità a discapito della mancanza di qualità fotografica”.
“The Photographic News”, del 20 Marzo 1868, riporta dopo una delle sue esibizioni a Londra:
“ Ci sono diverse opere e molte testimonianze, del sentimento artistico, specialmente nella luce e nelle ombre, e nella composizione… spesso ritenuta scomoda. I soggetti…Sir John Herschel, Henry Taylor, Holman Hunt, Alfred Tennyson e altri ancora – sono personaggi molto interessanti e nobili per la loro forma e apparenza, una circostanza che regala da sola una grande valore all’ esibizione.
Neanche la fama dei personaggi , riscatta positivamente le imperfezioni fotografiche dall’ essere nell’ insieme ripugnanti: un ritratto del Poeta Laureate, lo presenta in una parvenza che lo potrebbe far ritenere colpevole di un reato, ancor prima che, la magistratura del Regno lo possa giudicare, se mai dovesse venire accusato di vagabondaggio o brigantaggio…”
La sua forza di carattere la rese una formidabile fotografa, in grado di affrontare ogni giudizio e personaggio. Posare per lei era spesso considerato come un’ esperienza traumatica. Tennyson accompagnò Longfellow nello studio della fotografa, e in quell’ occasione cercò di avvisarlo in anticipo dicendo:
“Longfellow, devi fare qualsiasi cosa ti chieda. Cercherò di tornare presto e vedere cosa è rimasto di te”.
In un commento ad un ritratto di Wilfred Ward, la fotografa scrisse ad un suo amico:
“Ho contato tra quattrocento e cinquecento fotografie e ne ho ottenuta solo una buona. Wilfred disse che era stata per lui una tortura rimanere seduto così a lungo, povero martire! Gli ho ordinato di stare fermo ed essere riconoscente. Gli ho detto – sono io la martire – prova solo a rimanere immobile!”.
Poiché lei credeva nell’ illuminazione attenuata, ed aveva diverse lastre fotografiche di grandi dimensioni, l’ esposizione poteva durare diversi minuti. Dopo ogni fotografia scattata, spariva dietro la sua camera oscura, per preparare un altra lastra, e le sue vittime erano minacciate di non muovere un solo muscolo.
Era chiaramente afflitta da una grande sofferenza familiare. Nel suo libro scrive:
“ La comprensione personale mi ha aiutato molto. Mio marito è stato il primo a guardare alle mie fotografie con contentezza, ed è mia abitudine correre da lui con ogni vetro stampato con una nuova gloriosa immagine, e dare ascolto al suo entusiasta apprezzamento. La mia abitudine di correre nella sala da pranzo con le mie fotografie ancora umide, ha macchiato indelebilmente, così tante tovaglie con il nitrato d’ argento, da brava donna di casa l’ avrei dovuto evitare…”
Cameron raggiunse la sua notorietà anche all’ estero, ma i riconoscimenti non arrivarono così facilmente. Scrisse:
“The Photographic Society of London nel suo Giornale, mi avrebbe davvero scoraggiato se solo avessi dato a queste critiche il valore che meritano. E’ stato evidentemente troppo ingiusto nei miei confronti ricevere ciò…
Presentò un album per Sir John Herschel, che viene conservato oggi nella “National Portrait Gallery” di Londra.
Julia morì a Ceylon nel Gennaio del 1879. In un necrologio funebre ”The Times”, diede una vivida immagine di questa indimenticabile Signora:
“Mrs. Cameron ha interessato un ampio pubblico grazie alla sua perfetta originalità ed al suo unico lavoro fotografico. Con i suoi audaci modi, e lasciando da parte la nitidezza e la definizione che solitamente i fotografi ricercano, e che è una delle cose che gli artisti invece non amano nella fotografia ritrattistica…, ha prodotto una serie di personaggi e gruppi …unici nella loro naturalezza…
L’ ardore e l’ entusiasmo di Mrs. Cameron, l’ energia con cui lei si avventurava nel portare avanti qualsiasi cosa, e la sua rara indimenticabile prontezza nell’ aiutare gli altri, le fecero conquistare la benevolenza di un ampio circolo di amicizie.
…così piena di vita ed energia, così ricca di piani e progetti, così allegra di spirito, e vivida nei suoi interessi, così gentile nelle sue amicizie, e così traboccante nella sua socievolezza”.
La “Royal Photographic Society” possedeva circa 800 dei suoi “all’albumina”, stampe a carbone e ritratti, assieme ad un manoscritto autobiografico.
Un associazione è stato costituita per assicurare la conservazione della “Dimbola Lodge and Cameron House”, e per fornire storiche informazioni sulla vita di Julia Margaret Cameron e sul suo lavoro.
I dettagli possono essere trovati su http://www.dimbola.co.uk .
( 11 Giugno 1815 / 26 Gennaio 1879 )
1 Comment
Pina · 8 Febbraio 2011 at 16:37
E’ stata una grande professionista, facciamola conoscere alle nuove generazioni…non parliamo soltanto di escort….