Paul Delaroche, uno dei pittori più famosi durante quel periodo, non è mai stato, da quanto noto, un fotografo, ma ebbe un ruolo molto importante nella promozione della Dagherrotipia. Nel Giugno del 1839 gli fu chiesto di capeggiare una Commissione per presentare una relazione al governo francese, sull’invenzione di Daguerre.

In un momento in cui la fotografia aveva un significato piuttosto rigido, era giusto apprezzare la sensazione causata dall’annuncio della Dagherrotipia. All’ epoca risultava incredibile l’idea che un’immagine potesse essere catturata senza necessitare di un artista, e, proprio per questo motivo, molti di coloro per i quali, i ritratti in miniatura risultavano essere un vero e proprio mezzo di sostentamento, ritennero che la fine della loro attività fosse imminente. Il tempo ha dimostrato quanto sbagliata fosse questa idea, poiché la fotografia aveva in realtà il compito di registrare oggettivamente, e costrinse in questo modo gli artisti alla ricerca di una nuova forma di espressione.

Delaroche è ricordato soprattutto per la sua azzardata osservazione della Dagherrotipia, e affermò “ da oggi, la pittura è morta!”. Anche se ciò rende la storia interessante, non è mai stata trovata alcuna prova di questa citazione! Egli era infatti, un grande leader sostenitore della fotografia, come dimostrano le seguenti osservazioni, che provengono da alcune delle sue relazioni per il governo francese:

“ il processo di Daguerre soddisfa completamente tutte le richieste d’arte, portando tutti i principi essenziali dell’arte ad una perfezione tale, da diventare necessariamente oggetto di osservazione e di studio anche per i pittori più esperti”.

“ Il pittore potrà scoprire in questo processo un semplice mezzo per la raccolta di studi, che egli avrebbe altrimenti potuto ottenere soltanto dopo un lungo periodo di tempo, con molta fatica e in modo molto meno perfetto, senza che vi sia alcun merito dovuto al suo talento”.

“Per riassumere, l’ ammirevole scoperta di M. Daguerre ha reso un ‘ immenso servizio per l’arte”.

Così come molti altri artisti del tempo, Delaroche aveva degli studenti presso il suo Studio, tra la quale Roger Fenton il primo Segretario della “Royal Photographic Society”, e Gustave Le Gray. Il suo lavoro più famoso è “Children of Edward” (1830) che ritrae il figlio prigioniero di Edoardo IV, intrappolato nella Torre di Londra.

( 1797 / 1859 )


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