La fotografia secondo Paolo Gentili

Quando e come ha scoperto la fotografia?

All’età di 18 anni circa, ammiravo i tramonti a casa dei miei genitori, e così ho iniziato ad appassionarmi a questo mondo, a come immortalare ciò che i miei occhi vedevano e fissare su un’immagine le mie emozioni.

Ci racconti il suo primo approccio a quest’arte

A ripensarci è stato piuttosto semplice: ho deciso di acquistare una macchina fotografica, una compatta, senza conoscere le basi, tecniche o l’uso proprio dello strumento.

Ricorda la sua prima foto?

Si, ho un ricordo un po’ sfocato, giusto per rimanere in tema, ma… iniziai a fotografare delle orchidee che mia nonna aveva in casa.

Qual è stato il suo percorso di crescita e apprendimento dell’arte fotografica?

Ho iniziato a leggere dei manuali sulle tecniche fotografiche, sperimentato molto sul campo, collezionando errori su errori, ma continuavo a riprovare. Ho frequentato dei workshop a livello avanzato e ultimamente mi sto dedicando alla lettura di testi sulla storia della fotografia. Seguo attivamente dei gruppi social.

E quali le sue tappe più significative?

Sicuramente i workshop, le chiacchierate con professionisti e il continuo confronto con  loro.

Cosa rappresenta per lei la fotografia in termini emotivi?

Moltissimo, riesce a emozionarmi, e a farmi rivivere ogni volta quell’emozione che provo guardando la scena pochi attimi prima di scattare, mi sento tutt’uno con la scena.

E in termini pratici?

È un modo per esplorare luoghi nuovi o già vissuti, cercando di coglierne i particolari sotto una luce diversa.

Fotografa anche per lavoro o solo per diletto?

Esclusivamente per diletto.

paolo gentili

Maestri e grandi fotografi

C’è stato un incontro con qualcuno che si rivelato importante per la sua fotografia?

No, nessuno in particolare.

Ha avuto un vero e proprio “maestro” che l’ha aiutata a crescere?

No, sono un autodidatta, ma ascolto molto i consigli che mi vengono dati da professionisti.

Gli scatti di Paolo Gentili

Cosa le piace fotografare?

Tutto ciò che reputo fotografabile

Qual è il suo soggetto preferito?

Il mare

E il genere?

Paesaggistico

Ci racconti il suo concetto di inquadratura:

Mi piace molto giocare con le linee, partendo dalla regola dei terzi

Che tipo di luci preferisce?

Indubbiamente calde e morbide

Quante volte al mese esce per fotografare?

Mediamente 2

Preferisce uscire da solo o in gruppo?

Da solo o al massimo con la mia compagna

I luoghi che preferisce fotografare?

Non ho un luogo preferito

Quelli che sogna di andare a fotografare?

Islanda, Irlanda, Giappone, New York e Dubai

Usa il bianco/nero con il digitale? Se sì, ci parli di questa tecnica e di come la interpreta.

Sì, ma non spesso. Adoro i contrasti forti nel bianco e nero, cercando di riprodurre immagini non “in scala di grigio” come ci ha abituato il digitale

paolo gentili

Paolo Gentili e la post-produzione

Cosa pensa in generale della post-produzione?

Penso che sia imprescindibile se si usa il formato Raw

Quali sono, secondo lei, i limiti etici della post-produzione?

Non ho limiti in questo senso, come la fotografia digitale in generale, penso che la postproduzione, anche la più azzardata, possa considerarsi un’espressione di arte.

E’ lecito intervenire in maniera molto decisa ed evidente per migliorare luci e toni di una foto?

Secondo il mio modo di interpretare la fotografia digitale, sì. A volte è estremamente necessario per superare dei limiti legati allo strumento.

In che formato scatta?

Esclusivamente Raw.

Che software usa per la post-produzione?

Adobe Cameraraw e Photoshop.

Che tipo di interventi fa di solito in PP?

Il worksflow classico di recupero luci, ombre e nitidezza.

Utilizza tecniche speciali come HDR?

Assolutamente sì.

paolo gentili

Informazione

Legge riviste di fotografia?

No

Consulta siti web di fotografia? Se si, ne consulta alcuni in maniera abituale come riferimento?

Partecipa a workshop o seminari?

Vorrei frequentare dei workshop avanzati in futuro

E fa parte di una associazione del settore?

No, le ho frequentate in passato ma non ho mai trovato quello che cercavo in questi ambiti.

Va a fiere e saloni di fotografia? Se si, li trova utili?

Attualmente no. Forse…

Fa parte di gruppi social di fotografia? Se si quali?

Si, Fotografia In Digitale, dove ne sono anche moderatore.

Li considera utili per crescere fotograficamente?

Assolutamente sì, danno la possibilità di confrontarsi con centinaia di persone. Ma bisogna sempre prendere con le pinze i consigli ricevuti. Soprattutto valutare da chi vengono dati.

paolo gentili

Mostre di fotografia

Visita mostre di fotografia?

Se si, quali sono quelle che ha apprezzato di più in assoluto?

Quelle organizzate da artisti poco conosciuti. Le trovo molto più interessanti.

Qual è stata l’ultima visitata?

L’ultima non è stata una mostra di fotografia, ma una mostra d’arte di Chagall

Ha realizzato sue mostre fotografiche? Se sì, dove e quando?

Sì, nel paese di Nerola a Luglio 2019. La mia prima mostra fotografica.

Ci racconti la più emozionante tra queste esperienze.

Indubbiamente la mia mostra fotografica, raccontando il paese con le sue luci notturne in 15 scatti.

Le attrezzature di Paolo Gentili

Attualmente, quali fotocamere usa?

Ho una Canon Eos 6D Mark 2

E quali obiettivi?

Canon 17-40 e Tamron 70-300 VC

L’obiettivo che usa più spesso?

Il Grandangolo

Quali flash, se li usa?

Nessuno

Qual è stata la sua prima macchina?

Una delle prime compatte digitali uscite sul mercato della HP da 3 Mp.

Come si è evoluta nel tempo la sua attrezzatura?

Passando tra varie compatte sempre più avanzate per poi arrivare alle Reflex.

Ha mai fatto un cambio integrale di marca? Se sì, perché?

No, da quando sono passato al sistema Reflex ho sempre utilizzato Canon.

Dove acquista di solito le attrezzature? Fa spese online?

In un negozio fisico a Roma

paolo gentili

La pellicola

Mai lavorato in pellicola? Se no, sei interessato a provare?

Si, qualche scatto da amatore con una vecchia reflex analogica.

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