Fotografie e fenomeni metereologi, un binomio all’apparenza impensabile che invece si diventa manifestazione artistica di grande portata espressiva, almeno per Mike Olbinski
Ed è così che si cimenta questo un fotografo, tanto appassionato dei cambiamenti del cielo da essere diventato un artista esperto in scatti fotografici che ritraggono proprio tempeste, lampi e fulmini all’atto di manifestarsi in cielo e per tutta la loro durata.
Tre le manifestazioni artistiche e fotografiche più suggestive, gli appassionati di paesaggi naturali e dell’aspetto irruento, e a tratti affascinante, dei temporali, non possono non conoscere l’arte di Mike Olbisnski.
Il fotografo americano le cui immagini fotografiche ritraggono tempeste, fulmini e temporali, sul nascere e nel corso del loro manifestarsi.
Mike Olbinski, fotografo di tempeste
Originario di Phoenix, città americana particolarmente soggetta a questo tipo di fenomeni durante la stagione estiva, Mike Olbinski si accosta a questo tipo di fotografia quasi per caso.
Osservando proprio un fulmine e riflettendo su quale potenza espressiva potesse avere uno scatto che immortalasse la natura nel suo manifestarsi più imponente.
Ora è un affermato fotografo, conosciuto e apprezzato proprio per la sua attività di artista dell’immagine a caccia di tempeste e temporali.
Le sue fotografie vengono scattate ovunque, in America e anche in Europa. E, a detta dello stesso fotografo, ci sono state svariate situazioni in cui Mike Olbinski si è anche trovato in difficoltà.
Dal momento che scattare fotografie durante temporali con lampi, tuoni e fulmini e tempeste, con annessa terra che si solleva dal suolo, non è una delle situazioni migliori in cui lavorare.
Preparare la foto di una tempesta
Nonostante questo, niente sembra aver fermato la volontà di questo innovativo fotografo di cimentarsi nella fotografia di questi fenomeni.
Anzi, è proprio a questo genere d’immagine che Mike Olbinski deve la sua fama.
Sempre secondo quanto dichiarato da lui stesso, il segreto è una buona organizzazione, oltre all’innata capacità di saper cogliere l’attimo.
Come faccia a prepararsi a immortalare questi fenomeni è più semplice di quanto possa sembrare.
Macchina fotografica e bollettino meteo alla mano, Mike Olbinski spiega che il trucco è restare semplicemente in attesa.
Mentre un po’ più difficile, ma basta organizzarsi, risulta prepararsi a scattare fotografie in condizioni climatiche poco favorevoli.
E soprattutto proteggere l’attrezzatura da eventuali danneggiamenti.
Vento, pioggia e polvere che si solleva dal suolo sono i principali inconvenienti nei quali si può incorrere scattando questo tipo di fotografie.
Pertanto è necessario tenere al riparo macchina fotografica e obiettivo da potenziali cadute, dai granelli di terrae soprattutto dall’acqua.
Un ombrello di grandi dimensioni piantato al suolo potrebbe essere la soluzione. Ma è sempre consigliabile mettere in salvo tutta l’attrezzatura, e soprattutto la propria persona, posizionandosi magari sotto a un portico o in una zona sicura.
Attrezzature del fotografo cacciatore di temporali
Ma qual è l’attrezzature giusta per il fotografo che va a caccia di temporali?
Una buona macchina fotografica con tutti gli obiettivi del caso per iniziare e, a seguire, almeno due treppiedi, per migliorare le condizioni di stabilità, ed eventuali filtri
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