Benvenuti in questo tutorial della nostra sulle grandi location fotografiche, dedicato ai migliori punti di ripresa per fotografare Calascio.
In questa guida analizzeremo infatti in maniera super dettagliata la rocca di Calascio e vedremo i migliori shooting spot esistenti per fotografarla.
Fotografare Calascio
Anche detto (in maniera sbrigativa) Roccacalascio, il castello domina il borgo di Calascio, nell’aquilano, ed è affiancato a breve distanza da una bellissima chiesa ottagonale: l’oratorio di Santa Maria della Pietà.
Il castello domina in realtà l’antico borgo di Roccacalascio, in parte diroccato (la zona subito accanto alla rocca, verso est) e in parte ricostruito e usato a fini ricettivi turistici (la zona più distante, sempre verso est, e leggermente più bassa rispetto al piano della rocca).
A questo borgo antico, dominato dalla rocca e dal vicino oratorio, si arriva con una tortuosa e stretta strada di qualche Km che parte dalla Calascio “moderna”, ossia il borgo basso attualmente abitato.
Moderna è un eufemismo, perchè anche il borgo di Calascio è in gran parte antico, ricco di bellissime case in pietra e di pregevoli chiese.
A Calascio ci sono bar e ristoranti, mentre su a Roccacalascio (nella parte di borgo ricostruita) si trovano alloggi, ristoranti e persino una eccellente bottega di formaggi di altissima qualità.
Come arrivare a Calascio
Prima di pensare ai punti di ripresa per fotografare Calascio… dobbiamo arrivarci.
Al borgo, che si trova incastonato su una rupe, ai margini del versante ovest di Campo Imperatore, si arriva da 3 diverse strade che provengono da:
- Casteldelmonte, da est
- Santo Stefano di Sessanio, da ovest
- Castelvecchio Calvisio, da sud
Rispetto alle principali città e vie di comunicazione abbiamo:
- autostrada A25 Pescara-Roma
Uscita al casello Popoli/Bussi. Si prosegue per Bussi, si supera il paese (massima attenzione all’autovelox vicino alla chiesa di Santa Maria di Cartignano, quella senza tetto lungo la strada), si continua in direzione Navelli fino a vedere a dx il bivio per Castelvecchio Calvisio / Calascio. - autostrada A24 Teramo-Roma
Uscita al casello L’Aquila est. Poi statale 17 fino al bivio per Barisciano. Li si volta a dx e si sale superando il paese, proseguendo poi per Santo Stefano di Sessanio e oltre fino a Calascio. - Campo Imperatore
Via Casteldelmonte
Cosa fotografare a Calascio
Quando pensiamo ai punti di ripresa per fotografare Calascio il soggetto principe è ovviamente la rocca, ma non sono da meno, per interesse fotografico:
- oratorio rinascimentale di Santa Maria della Pietà
- panoramica di Campo Imperatore con il Gran Sasso
questi due soggetti vanno benissimo anche in combinazione tra loro, con:
- Oratorio in primo piano
- Campo Imperatore sullo sfondo
Anche le case diroccate della parte alta del borgo di Roccacalascio sono molto interessanti fotograficamente, sia da sole che come primo piano con la rocca sullo sfondo.
Tra queste rovine vi sono anche alcuni elementi architettonici di grande interesse come “cornici”.
Infine abbiamo punti di ripresa per fotografare Calascio con alcune inquadrature a distanza di grande impatto, che sfruttano sia il solo complesso rocca / oratorio, che il loro insieme con il borgo ricostruito di Roccacalascio, come con quello più basso “moderno”.
Analizziamo ora nel dettaglio i soggetti che ci propone Calascio e il suo comprensorio.
Castello o rocca di Calascio
Si trova sul culmine di una altura dalla classica forma a “schiena d’asino” con orientamento est/ovest, caratterizzata dal versante sud ripidissimo e di roccia scoperta, e da quello nord piu erboso e graduale.
La rocca ha forma quadrangolare, con 4 torri circolari agli angoli; al centro del piccolo cortile si erge un torrione quadrato. Al castello oggi si accede da est mediante un orrendo ponte di ferro e legno.
Le murature di collegamento tra le torri (su 3 lati) sono in parte finestrate e merlate, in parte semi crollate e consolidate come si trovavano.
Quando pensano ai punti di ripresa per fotografare Calascio molti immaginano che ve ne sia una miriade, oppure che siano tutti comodi e sparsi attorno.
Ma le cose sono diverse. I punti di ripresa per fotografare Calascio sono pochi e posti in luoghi scomodi. Alcuni sono addirittura… nascosti.
Dall’interno il castello offre alcuni punti di ripresa spesso ignoti e ignorati. Due sono molto interessanti, ma affatto facili:
- chiave di Calascio
- finestra sull’Oratorio
Chiave di Calascio
La chiave di Calascio è molto famosa e prende il nome dal fatto che la figura risultante sembra essere proprio una toppa di antica serratura.
La chiave di Calascio si ottiene fotografando il torrione quadrato centrale da una delle torri circolari angolari, puntando verso l’alto con un grandangolare molto ampio.
Questa inquadratura è di grande suggestione, ma molto molto difficile da centrare e posizionare correttamente, perchè funziona solo se perfettamente realizzata. Se invece è inclinata, asimettrica, non bilanciata… risulta molto brutta.
I torrioni ideale sono due e sono indicati nella foto riassuntiva degli shooting spot nella rocca. In ogni caso sono i due ai lati del ponte di ingresso al castello.
Le condizioni migliori per realizzare questa foto sono con cielo frazionato, di giorno, ma ancor meglio di notte con la Via Lattea ben visibile e orientata correttamente.
Finestra sull’Oratorio
La finestra sull’Oratorio, come dice il nome stesso, è una inquadratura da tele che si ha osservando l’Oratorio dalla finestra bassa che si trova nella torre circolare angolare di nord-ovest.
Anche questa è ottima tanto di giorno, quanto di notte.
I p.d.r nel borgo di Roccacalascio e nella rocca
Borgo diroccato di Roccacalascio
Si tratta delle case dirute che si trovano subito sotto la rocca, in direzione est. Di molte resta ben poco, ma alcune conservano invece elementi architettonici di particolare interesse fotografico.
Tre in particolare:
parete con apertura e trave
Si trova subito sotto la rocca, sul sentiero che sale al ponte “levatoio” di accesso. Si tratta di quel che resta della parete di una casa, con una vasta apertura di crollo e una trave di legno infissa nelle pareti. La trovare sulle sx salendo dalle rovine alla rocca.
Perfetta di notte per una foto con la Via Lattea vista attraverso.
finestra
Una vera e propria finestra in pietra rimasta intatta su una parete semicrollata. La trovate alla fine bassa del borgo diroccato.
Da est inquadra la rocca, da ovest può servire come base per la Via Lattea.
angolo di casa
Una delle abitazioni meglio conservate tra quelle diroccate del borgo vecchio. Restano due pareti ad angolo e il pavimento.
Anche questa si presta molto bene per una foto con la Via Lattea.
Oratorio di Santa Maria della Pietà
L’oratorio è una suggestiva chiesa rinascimentale a forma ottagonale, con annesso un piccolo edificio rettangolare. Si trova in una posizione più bassa rispetto alla rocca, da cui dista qualche centinaio di metri in direzione nord-ovest.
Il portale è orientato verso la rocca e rappresenta il lato migliore da fotografare. La chiesa può essere ripresa in qualsiasi ora del giorno, dato che esso viene quasi sempre esposto al sole nelle ore centrali.
Il tramonto invece è più problematico, perchè nei mesi estivi in particolare, la luce finale del sole non illumina il portale.
L’Oratorio ha una veduta eccellente dalla zona accanto alla rocca, con Campo Imperatore sullo sfondo. Inoltre esiste un comodo punto in cui allinea perfettamente col Gran Sasso. Da quel punto il portale è verso il fotografo.
Migliori punti di ripresa per fotografare Calascio
Andiamo ora ad analizzare nel dettaglio i punti di ripresa per fotografare Calascio dall’esterno.
Da vicino possiamo fotografare:
- rocca di Calascio
- oratorio di Santa Maria della Pietà
- borgo diroccato di Roccacalascio e suoi elementi. Questi li abbiamo già visti poco prima parlando appunto del borgo diroccato e non ci torniamo sopra.
A distanza possiamo invece fotografare:
- rocca + oratorio
- Roccacalascio (compresi rocca e oratorio) + Calascio “moderna”
Andiamo ora a vederli uno per uno nel dettaglio, tranne appunto il borgo nella parte diroccata perchè lo abbiamo già esaminato sopra.
Shooting spot per la rocca di Calascio
Tra i punti di ripresa per fotografare Calascio da vicino abbiamo sicuramente i classicissimi dalla rupe a ovest della rocca.
Ottimi giorno e notte: come luce perfetti al tramonto con la luce alle spalle, meno all’alba con sole frontale.
La Via Lattea si vede ad arco sopra alla rocca a primavera/inizio estate. Poi sale sulla destra.
Buono, ma non ideale anche per lo startrail.
NOTA DI SICUREZZA – massima attenzione quando vi muovete sulla rupe, perchè dal lato sud avete uno strapiombo di estrema pericolosità. Non avventuratevi mai oltre il limite di sicurezza e non fate i rambo salendo sulle rocce. Soprattutto di notte e con neve/ghiaccio il rischio è elevatissimo.
Come lenti si usa di tutto, dai grandgolari ampi ai fisheye, ai medi tele. Dipende dal punto in cui scattate e dal tipo di prospettiva che vi piace.
Illuminazione notturna della rocca di Calascio
Il castello viene illuminato di notte con due tipi di fari che si accendono al crepuscolo.
- Una serie si trova tutta attorno alla rocca, attualmente (gen 2020) di tipo luce bianca, e si spengono prima di mezzanotte.
- Poi ci sono due grandi fari gialli a vapori di sodio (gen 2020) posti su un rudere a nord del castello: uno punta la rocca, l’altro l’Oratorio. Si spengono a mezzanotte circa.
Possono essere usati molto bene per fare fotografia della rocca con tecnica HDR.
Gli altri lati della rocca
Dal lato opposto, ossia verso il borgo diroccato, la rocca è meno interessante, sia per la conformazione della struttura e del terreno, sia per la presenza del brutto ponte di accesso.
Da qui è interessante in autunno, quando ha la Via Lattea dietro. Di giorno lo è molto meno, appunto per quanto detto prima.
La rocca si può infine fotografare anche dal lato nord, stando più in basso, per avere dietro la Via Lattea in periodo estivo. Ma da qui il ponte di accesso è molto impattante negativamente sulla foto.
Dei punti di ripresa dall’interno ne abbiamo già parlato prima.
Esiste infine uno shooting spot che si trova nel borgo diroccato e permette un buon mix di inquadratura, con le rovine, la rocca e – volendo – una buona porzione di cielo. Molto suggestiva e utile di notte, con la Via Lattea autunnale che si allinea dietro. Ma anche all’alba, con la luce alle spalle.
Shooting spot per l’Oratorio di Santa Maria della Pietà
L’oratorio, per quanto riguarda gli scatti da vicino, non offre molte opzioni.
Questo avendo un solo lato interessante fotograficamente, ossia quello con il portale. Si tratta, nello specifico, del lato rivolto verso la rocca.
I punti di ripresa migliori sono due, entrambi frontali al portale, o comunque poco angolati rispetto a esso:
p.d.r. basso
Ci si piazza davanti all’oratorio, sul piazzaletto o sul primo rialzo di terreno proprio davanti. Qui serve un grandangolare, possibilmente ampio. Nel periodo autunnale la Via Lattea si allinea col l’oratorio.
p.d.r. alto
Ci si posiziona sulla rupe a ovest della rocca, la stessa usata appunto per fotografarla. Il bordo nord della rupe permette una visione perfetta dell’oratorio con Campo Imperatore e il Gran Sasso sullo sfondo.
Ideale di giorno e di notte, con grandagoli, medi tele e anche tele se si vuole fotografare l’oratorio allineato stretto con il Gran Sasso.
startrail
Entrambi i punti di ripresa permettono, allineandosi con cura, di sovrapporre la Polare alla croce sull’oratorio, ottenendo così fantastici startrail nei quali il cerchio forma una corona attorno alla chiesa.
Shooting spot a distanza
Questi sono quelli più interessanti, affascinanti e suggestivi, ma ovviamente anche i più difficili da gestire. Data la grande distanza di scatto richiedono focali lunghe e, alcuni, anche crop.
Ve ne segnalo quattro che considero i è più interessanti.
tornante
Lo trovate sulla strada che da Santo Stefano di Sessanio sale a Campo Imperatore. Il punto esatto, indicato nella foto che segue, è facile da trovare e da usare: un tornante lungo la strada. Parcheggiate, piazzate il cavalletto e scattate.
La focale minima è 200mm su FF. Luce ideale al tramonto.
La strada purtroppo viene chiusa alla base durante l’inverno e non sempre questo shooting spot è raggiungibile.
hangar
Si trova lungo la strada che da Fonte Cerreto (Assergi) sale a Campo Imperatore. Il punto di ripresa è indicato dalla presenza, a destra, di una sorta di hangar in lamiera, una specie di grossa rimessa.
Parcheggiate subito dopo e individuate il punto in cui, a distanza, si scorge la rocca di Calascio con la Majella/Morrone sullo sfondo.
Come lente serve al minimo un 300mm su FF, o 200mm su APS, con successivo crop di almeno 2x. Ma la veduta è superlativa, con incredibile schiacciamento dei piani prospettici.
Luce ideale al tramonto.
Anche qui, purtroppo, la strada viene chiusa in inverno e non sempre questo luogo è raggiungibile.
San Nicola
Si tratta del colle di fronte a Calascio, verso est, dove si trova la suggestiva Conicella di San Nicola.
Per arrivarci si lascia l’auto vicino al piccolo cimitero, fuori da paese, nei pressi del bivio che porta a Casteldelmonte e Castelvecchio Calvisio.
Si sale quindi a piedi andando verso i ripetitori, e poi si prosegue oltre verso la cima del colle. Il panorama che ci interessa si apre a sinistra salendo. Lungo la salita si sceglie il punto di ripresa preferito.
La veduta ampia comprende il paese di Calascio in basso e Roccacalascio in alto. La veduta stretta si concentra invece sulla parte alta.
Lenti: da medio grandangolare per la ampia, a tele per la stretta
Da qui si può avere anche la foto della rocca con il sole che gli tramonta dietro. Ma per questo serve un tele potente, da 300mm su FF a salire.
Luce del giorno ideale dal mattino. Di notte si può avere uno startrail con cerchio dietro il paese. Interessanti anche l’HDR e l’ora blu, su entrambe le vedute.
Capestrano
Infine la veduta a distanza più suggestiva, ma anche più difficile. Sia come scatto che come luogo da raggiungere.
Da quel punto si vedono, in lontananza, Roccacalascio e Calascio allineati con il Gran Sasso, in un colpo d’occhio di grande suggestione.
Il punto di ripresa si trova su un colle posto tra Capestrano e Collepietro. Per arrivarci è necessario seguire la strada che da Navelli porta a Capestrano. Dopo un paio di km, sulla destra (andando verso Capestrano) si trova un bivio con una stradina sterrata che sale ripida.
Con una 4×4 su può salire. Con auto normale no. Seguendola si arriva in breve a un ripetitore. Li si lascia comunque l’auto, anche se 4×4, e si prosegue a piedi verso il colle di fronte. Circa mezz’ora a piedi.
Ovviamente, essendo grande la distanza è necessaria una focale molto potente. Diciamo un equivalente di 900mm ottici, ottenibile, ad esempio con:
- 300mm su FF ad alta risoluzione (tipo Canon 5ds) con crop 3x
- 300mm su APS con crop a 2x
- duplicatori
Se non volete fare la scarpinata fino sulla cima del colle potete fermarvi più in basso per avere una immagine di minore impatto, ma più agevole.
Quando fotografare Calascio
Calascio si può fotografare tutto l’anno, ma ogni periodo offre situazioni diverse. Vi indico solo alcuni appunti utili:
In estate, soprattutto nei fine settimana, la rocca è affollatissima, sia di turisti che di fotografi. Purtroppo, spesso il livello educativo di entrambe le categorie lascia a desiderare ed è facile che il tentativo di fotografare la rocca finisca in rissa. Vivamente sconsigliato andarci in estate, in particolare nei fine settimana e nelle feste come Ferragosto.
La Via Lattea è visibile perfettamente da primavera fino all’autunno. In promavera offre l’arco sopra la rocca, poi in estate sale verso ovest e in autunno si pone dalla parte opposta della rocca, verso l’Oratorio.
Lo startrail forma il cerchio sopra l’oratorio e sopra la rocca vista dal borgo diroccato.
L’illuminazione notturna, che si spegne di solito a mezzanotte, permette di fare ottimi HDR della rocca. Ma anche di fotografare l’Oratorio illuminato, tanto al crespuscolo (ora blu) quanto di notte, con Via Lattea o startrail.
Neve e rischi
Con la neve è possibile, di solito salire fino al parcheggio del borgo di Roccacalascio, perchè la strada ha buona manutenzione e pulizia. Poi da li come sempre a piedi.
Ma con neve, e soprattutto ghiaccio non è una passeggiata. I rischi ci sono e sono rilevanti. Soprattutto sulla rupe. Salite solo se preparati, attrezzati e molto cauti. Mai sporgersi dalle rocce e mai affrontare passaggi ripidi e stretti.
Non sono stati segnalati particolari rischi di animali, se non cani da gregge. Li vive abitualmente una volpe, che avvicina tranquillamente l’uomo.