Intervista al fotografo Luca Salvestrini

Ricorda la sua prima foto? "La prima foto scattata no, la prima importante con un bel colpo di fortuna si... Ad una gara di motoscafi su un fiume, ho scattato una imbarcazione mentre mi sfrecciava davanti, poche centinaia di metri dopo la barca ha avuto un incidente, solo dopo lo sviluppo della pellicola misono accorto che nella mia foto il motoscafo era squarciato a metà..."

Intervista al fotografo Emanuele Scicolone

"Se non potessi fare bianco e nero probabilmente non mi dedicherei più alla fotografia. Non basta desaturare un'immagine per renderla in bianco e nero. Il procedimento è molto più complesso e affascinante. Posso solo dire che il bianco e nero nasce innanzitutto dallo scatto: bisogna sapere ragionare e vedere in bianco e nero, non si possono prendere immagini a caso e desaturarle."

Intervista al fotografo Gianmarco Vetrano

"Penso che il linguaggio fotografico, a differenza della lingua ad esempio, sia molto più universale e immediato… una foto che immortala di un sorriso di una bambina è percepita e capita allo stesso modo sia un Francia che in Africa… La fotografia inoltre è uno dei mezzi più democratici con cui fare arte, basta un telefonino e se uno ha talento si vede subito."

Fotografi: intervista a Raffaela Scaglietta

"L’esordio professionale, senza dubbio. La pubblicazione. In una situazione di reportage molto difficile, in Thailandia a qualche ora dal terribile tsunami che ha spazzato via popolazioni e città, nel sud est asiatico nel 2004. Poi la seconda tappa in Cambogia e in seguito il primo passo avanti nella fotografia documentarista in Messico e un anno fa la realizzazione di un secondo reportage in una zona disagiata in Giappone, sempre dopo un evento naturale devastante."

Fotografi: intervista a Federico Tovoli

"Mi avvicinai per la prima volta a sette anni. Aiutavo il mio babbo in camera oscura, ascoltando Canzonissima alla radio a transistor, mentre con le pinze agitavo le copie nel bagno di sviluppo, venendo avviluppato dalla magia dell'immagine che appariva. Un paio d'anni dopo, il mio babbo mi mise davanti il libro "Storia della Fotografia" di Wladimiro Settimelli e, tra le immagini dei cowboys autentici, ebbi il mio primo impatto con Robert Capa, Stieglitz, la F.S.A e con la foto del cadavere del Che Guevara."